venerdì, ottobre 26, 2007

L'agonia del governo Prodi

Ancora una volta mi ritrovo a parlare di politica. Il governo Prodi sembra arrivato al capolinea, mancano solo le dimissioni o un voto di fiducia negativo. Per il resto, soprattutto in questi ultimi tempi, ha dato prova di non avere forza per andare avanti ancora a lungo. In teoria molti non aspettano altro; la delusione e la disaffezione verso questa esperienza di governo si toccano con mano.

Rimango del parere che, tra trecentomila difficoltà, e con altrettante cautele nel non mostrarsi entusiasti, questo governo qualche cosa di buono l'abbia fatto. Poco, magari, oppure ha iniziato a fare qualcosa (cfr. liberalizzazioni) che è incompiuto (e che necessita di maggiore tempo e forza). Ma non volgio dilungarmi troppo su quello che ha fatto o non ha fatto questo governo.

In questa sede m'interessa di più uno scenario possibile. Teoricamente, dicevo, molti non aspettano altro che il governo cada. Berlusconi passa tutte il tempo impegnato in questa attività. Non credo, però, che gli convenga molto andare al voto con questa legge. Anche se il Polo avesse una maggioranza meno esigua di quella attuale, si ripeterebbe uno scenario simile a quello cui stiamo assistendo: litigiosità, voti contro, e, infine, "latente" crisi politica extraparlamentare, con il risultato di perpetuare l'immobilità del paese.

Leggevo che Prodi sta cercando di capire se e come può andare avanti. Vedremo gli sviluppi della situazione. Certo è che sarà molto difficile ripartire con un'azione di governo incisiva.

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