giovedì, luglio 26, 2007

Abbasso il Milan, Viva Coppi

Uso come titolo questa citazione di Guccini, per parlare di quello sport che anni fa seguivo con passione: il ciclismo. Da anni, ormai, non c'è Giro d'Italia o Tour de France senza che uno o più corridori non vengano trovati positivi all'antidoping. Abbiamo imparato a conoscere l'eritropoietina, una sostanza che il nostro corpo produce naturalmente, ma che esiste anche in formato farmacologico. A quanto ne so, è una molecola che può essere somministrata solo negli ospedali, in casi di anemia, e con una serie di precauzioni.

Essa, infatti, aumenta il tasso di emoglobina nel sangue, ma se usata in modo indiscriminato, può portare una persona all'infarto. Questa sostanza, assieme ad altre, viene somministrata anche a corridori ciclisti. Perché, aumentando l'emoglobina nel sangue, c'è maggiore ossigeno in circolazione, e si ha una maggiore resistenza agli sforzi. Non credo che un ciclista possa essere anemico...

Negli anni l'eritropoietina è diventata rintracciabile ai controlli, ma questo non significa che il doping nel ciclismo sia finito. Purtroppo. Perché c'è l'ormone della crescita, il testosterone, e chi più ne ha più ne metta.

Forse un'età dell'oro del ciclismo non è mai esistita, forse è un'illusione. Però, vi prego, per la vostra salute, e per il nostro cuore: fate sì che il ciclismo sia solo uno sport, con una competizione leale. Vogliamo vedere esseri umani veri sforzarsi, scattare, bestemmiare, arrancare. Non prodotti usciti da una casa di cura.

Nessun commento: