Volare nel deserto /1
Penso che un giorno* così non ritorni mai più, mi dipingevo la faccia e le mani di blu. Poi d'improvviso venivo dal vento rapito, e cominciavo a volare nel cielo infinito
Certe volte le canzoni che ti vengono in mente in un dato istante sono quelle che - non volendo - descrivono meglio il clima, il contesto, l'atmosfera che si sta vivendo. E' così che succede in un momento culminante: in mezzo al deserto, di notte, con i berberi che hanno appena terminato di suonare i loro ritmi ai bonghi. Gli uomini blu eredi dei Tuareg acclamano e chiedono a gran voce una canzone italiana. Nel gruppo tutti sanno che mi piace cantare, d'altronde quale passatempo migliore dentro il bus quando ci si deve spostare per oltre 400 km? Senza contare che ho trovato delle coriste eccezionali. Dunque, i berberi acclamano chiedendo una canzone italiana, e tutti guardano me, e anche i berberi sembrano chiedere a me questa esibizione sotto la luna piena e tra le dune di sabbia.
Ci penso il tempo necessario, quanto basta per immaginare che "Volare" la conoscano davvero in tutto il mondo. Ed è così che, in una notte di primavera, ci siamo ritrovati a volare nel deserto, nel blu dipinti del blu della notte. (continua)
Meglio le mani di un artigiano
12 anni fa

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