lunedì, maggio 17, 2010

Volare nel deserto /3

Imparare l'arabo è un casino della madonna, perché normalmente si scrive da destra a sinistra, ma i numeri si scrivono da sinistra a destra. Sono le testuali parole di Abdel, la guida che ci porta in giro per Meknès. E' all'interno della medersa, la scuola coranica, che quest'uomo dal fare spigliato e dalla buona dizione italiana se ne esce con l'espressione gergale che non ti aspetti.

Il viaggio è appena iniziato, giusto il tempo di conoscere alcuni dei compagni di viaggio, fare fotografie al panorama e poco altro. Dopo la notte passata in camera con Fashion (il soprannome dato ad una delle nostre compagne di viaggio) la mattina passa in giro per il suk, che inizia a regalare odori e colori di ogni genere. Io non ho perso le abitudini di viaggio: mi sveglio sempre ad orari antelucani, anche se cerco di non disturbare i miei compagni di viaggio. Cerco di sfruttare l'ora per scrivere due note sul taccuino, e in effetti qualche cosa riesco a spuntarlo.

Tuttavia il ritmo della giornata è davvero intenso, praticamente dopo mezzogiorno partiamo alla volta di Moulay Idriss e Volubilis, e per cena saremo già a Fes. Nel frattempo la guida ci averà fatto visitare quello che resta delle scuderie di Idriss, un forno da cui asaggeremo dell'ottimo pane croccante... Per la prima volta, oltre a visitare siti e luoghi, andiamo anche a vedere un po' come si vive "da dentro". Con molta semplicità, soprattutto all'interno della Medina dove i vicoli stretti non consentono l'accesso a mezzi motorizzati (rarissimo vedere un motorino, e in ogni caso si vedono dei "ciao" locali), tanto che alla fine il mezzo di trasporto più usato, a parte il carro trainato dall'uomo, è il somaro. (continua)

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