mercoledì, maggio 19, 2010

Volare nel deserto /4

La mattina dopo vediamo Fes e la sua Medina, che è una vera città nella città. E' un'esplosione di colori ma soprattutto di odori, e sono convinto che anche un raffreddato potrebbe riconoscere chiaramente le differenze: colla di falegnameria, menta, cacca di asino... di tutto, di più. Le concerie, poi, sono un girone dantesco agghiacciante. La guida di oggi, Loukiri, chiama spesso "Marco" perché ieri un omonimo era il ritardatario di un altro gruppo. Anche il nostro Marco si difende bene, tuttavia, almeno per oggi, di tanto in tanto si farà trovare in prima fila. Nel corso della mattinata chiamerà anche Antonella e Graziano, il coordinatore. Il suk è un luogo dove matematicamente, se non c'è la guida, ci si perde. Soprattutto a Fes. Ci sono artigiani e mercanzie di ogni tipo, si vede nettamente la differenza tra la parte "ricca" del suk (più curata e pulita) e quella povera.

Il tempo a disposizione non ci consente di vedere la ceramica, rinomata, mentre visitiamo la farmacia, così come un altro venditore di tappeti e sorseggiamo un immancabile tè alla menta. A Fes, nella cena precedente, abbiamo bevuto il miglior tè del viaggio, credo. A Meknès, tra le altre cose, avevamo visto come funziona la tecnica del "damaschinato".

Terminato il lungo viaggio nella medina della città colta del Marocco, comincia un lungo trasferimento in bus con il valzer delle arance e delle bottiglie d'acqua. La strada è asfaltata, ma ci sono dei punti sconnessi e con curve. Nei ripiani del bus quasi tutti hanno riposto una busta con acqua e qualche vivanda. Nel mio caso avevo puntato sulla frutta, le arance acquistate a Moulay Idriss. Negli scossoni capita che volino le arance come se fossero palle da tennis: una di queste riesco a fermarla prima che impatti la testa di Claudia (detta Fashion2), in altre occasioni i frutti colpiscono il cranio di Silvia che magari stava sonnecchiando. E' la seconda giornata di arance che volano, e dopo questa esperienza chiuderò le buste in modo che il contenuto non esca. Tuttavia il valzer delle arance (e delle bottiglie, piene o vuote) in volo sarà una delle costanti degli spostamenti in bus. (continua)

Nessun commento: