venerdì, aprile 18, 2008


Il passato recente, il presente ed il futuro del PD



E così, cinque anni dopo aver mandato Rutelli a perdere contro Berlusconi, è il turno di Uòlter. Sul risultato c'è poco da commentare. Il fatto che la sinistra radicale e i socialisti siano scomparsi dal parlamento è più imputabile ai ritardi loro che non alla scelta di Veltroni di non aggregarsi con l'area sinistra della coalizione. A questo punto, vista la mala parata, si pongono alcuni problemi interessanti:

1)il dialogo del PD con la sinistra. Dovrà esserci una forma di dialogo e di ripresa dei rapporti a sinistra, anche per non fare del PD un partito troppo neocentrista;

2)il rapporto con Di Pietro: si scioglierà nel PD? Oppure vuole solo "battere cassa" visto che ha più che raddoppiato i consensi, rischiando di dare all'alleanza gli stessi problemi (in direzione uguale e contraria) che a volte ha dato l'ala sinistra della ex Unione?

Da come veranno affrontate queste situazioni deipende il futuro della leadershipo di Uòlter, buona parte di quello del PD, e direi anche quello del paese. Perché se il paese ha deciso, nettamente e chiaramente, di andare a destra è perché (a mio parere) dall'altra parte sono arrivate speso risposte ambigue e contraddittorie. Il PD dovrebbe proprio ripartire da un tentativo di armonizzazione e composizione delle contraddizioni. Credo che Veltroni abbia ancora la possibilità di fare molto, in questo senso. Certo è che, se sarà sprecata, la prossima volta dovremo realmente affidarci a Napo orso capo.