sabato, giugno 21, 2008

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Il ritorno del caimano

Con l'attacco alla magistratura, la ricusazione del giudice e l'attacco a Veltroni finisce (definitivamente ?) il "clima nuovo". Ma è proprio vero che c'era un clima nuovo? Sì, Berlusconi non parla più di comunisti da prima della tornata elettorale ma, a parte questo, mi pare che non abbia mai perso tempo ad occuparsi delle cose che più gli stanno a cuore: i processi a suo carico e Rete4. Forse Veltroni, e con lui Scalfari, si erano illusi che fosse possibile un confronto civile con l'attuale premier, perché sta avanzando di età, perché punta al Quirinale, e così via.

A proposito, a me sembra che la linea del PD sia dettata dagli editoriali di Scalfari su Repubblica. Sarà un caso che Veltroni ha cominciato ad attaccare il premier un po' più duramente pochi giorni dopo, per l'appunto, un editoriale del fondatore di Repubblica? Ora: i giornali e i mezzi di comunicazione di massa, in generale, sono strumenti che influenzano (e in molti casi formano, creano, manipolano) l'opinione pubblica e il consenso. Non è strano che possano influenzare un partito. Il problema è che questo partito mi sembra abbia seguito le indicazioni del fondatore di un giornale senza che ci sia stato un dibattito. Il che, secondo me, la dice lunga sulla crisi d'identità del partito stesso. Se il partito è forte, infatti, è in grado d'influenzare le posizioni di un giornale, o quantomeno non sembra subirle passivamente o aspettarle, non manca d'iniziativa.

Dopo gli ultimi avvenimenti forse Veltroni s'è svegliato e si è accorto che, per l'ennesima volta, il cavaliere bluffava. Non appena si è presentata la "problematica" dei processi, ha scoperto le carte, è più forte di lui. Rimane il nodo delle riforme, eternamente irrisolto. Forse occorrerà attendere che il cavaliere lasci l'impegno politico...

In tutto questo il paese rimarrà tragicamente indietro, in settori come l'energia (dove nessuno investe più sul nucleare, tanto meno di terza generazione, perché è vecchio e perché l'uranio si esaurisce come il carbone ed il petrolio), i trasporti, le infrastrutture, ma, soprattutto, sarà la struttura sociale del paese, già fortemente indebolita e disgregata, ad essere completamente desertificata, grazie anche al fatto che chi è al governo farà di tutto (e già lo sta facendo) per uscire dall'Europa e dall'Euro.

Non temete: finché c'è Grillo che grida - come già fece tale Gabriele D'Annunzio - contro "la casta", c'è speranza che questo paese torni ad essere civile. Certo, come quella volta, fu l'esito delle grida D'Annunziane contro Giolitti "Cagoia" (e Giolitti non era Quintino Sella né Francesco Crispi). Come? Quale fu l'esito? Un ventennio in cui non si parlò più di deputati e senatori... Come? Il delitto Matteotti? Va bè, ma hanno liquidato "la casta", no?