mercoledì, maggio 14, 2008

La nuova stagione

Il governo Berlusconi si è insediato, Alemanno è sindaco di Roma, mentre il paese è percorso da un sentimento intollerante contro gli immigrati (in particolare rom) su cui mi aspettavo qualche critica "da sinistra", è nato anche il governo-ombra del Pd, sembra che il clima politico sia cambiato.

Berlusconi si rende conto che, probabilmente, è alla sua ultima prova da capo del governo, perciò, a mio parere, vuole utilizzare questo periodo per puntare al Quirinale. Per far questo deve dotarsi di un profilo credibile, almeno dal punto di vista istituzionale. Fino a qui la strategia di Berlusconi, comprensibile e chiara.

Quello che mi sfugge è il senso della strategia di Veltroni. Che tra maggioranza e opposizione ci debba essere dialogo, quantomeno sulle riforme, è giusto; mi sembra, però, di vedere un atteggiamento troppo passivo da parte dell'ex sindaco di Roma. Mi sembra che, per preservare il dialogo taccia o abbia taciuto alcune cose su cui, invece, a mio parere, si potevano e si dovevano esprimere delle critiche. Non vorrei che il Pd facesse un'opposizione "annacquata", ammesso che di opposizione si tratti.

Il rischio è di rendere più credibile Di Pietro e tutti coloro che hanno una visione della politica che, secondo me, tende alla demagogia: facile bacino di consensi, che però non si traducono mai in soluzioni proposte, in mediazioni, ma sempre in slogan fatti di principi astratti da "anime belle".

Non che sia obbligatorio essere maggioranza, anzi. E' che si vorrebbe quantomeno contribuire a cambiare qualcosa, anche in piccolo. E per far questo bisogna quantomeno essere disposti a discutere con gli avversari, disposti magari a rinunciare ad un principio astratto "bello" in nome di un risultato che si considera il migliore ottenibile in quelle circostanze in un determinato settore.

Il periodo che ci attende è forse uno dei più cupi in assoluto, non tanto perché governa Berlusconi e lì rimarrà per 5 o 10 anni, ma perché non vedo un progetto chiaro in quello che vorrebbe candidarsi ad essere il più grande partito "riformista" italiano, il PD.

Nel frattempo, c'è da aggiungere, la sinistra è fuori dal Parlamento. Personalmente spero che venga eletto a segretario Nichi Vendola, mi sembra l'uomo giusto per rinnovare una tradizione politica che - secondo me - non può scomparire e che dovrebbe puntare a spostare l'asse politico del PD, e renderne più incisivo il progetto e l'azione politica.