domenica, maggio 23, 2010

Volare nel deserto /7

La giornata nel deserto è stata molto intensa: il sole che cala, il tramonto, il pasto, la luna piena, il cibo, le danze, i canti. E alla fine la notte nelle tende berbere. Come spesso avviene sono il primo ad alzarmi, per esigenze fisiologiche. La seconda volta che mi alzo sta per spuntare l'alba. Graziano ed il Mauri, fuori dalla tenda si accorgono che mi sto vestendo. A loro indico senza parlare il cielo che si sta schiarendo. Due minuti e tutti e tre siamo pronti per assistere ad un altro spettacolo emozionante, l'alba nel deserto. Con il passare dei minuti si alzano tutti, ma io Graziano e Maurizio abbiamo visto davvero tutte le fasi...

Pochi minuti dopo che il sole si è alzato è già ora di salire sul dromedario, lo stesso che il giorno prima era svogliato. Io sono sensibilmente più rilassato, e anche il dromedario mi sembra più tranquillo. Quasi quasi faccio amicizia e lo saluto per un prossimo incontro. La carovana scorre liscia e durante il trasporto mi arriva un altro sms.

A Merzouga recuperiamo e rassettiamo rapidamente i bagagli. Ripreso il bus visitiamo la kasbah-museo di Moulay Idriss con Joussef e poi ci fermiamo per un pasto, giusto il tempo di beccare una (per fortuna brevissima) tempesta di sabbia. Ripongo in fretta la mia macchinetta fotografica.

Ricomincia il viaggio in bus con i suoi riti, la stanchezza che comincia a farsi sentire, le bottiglie e le arance che sembrano essersi prese un attimo di pausa. Arriviamo così alle Gole del Todrà dove rimarremo poco più di dieci minuti. Sarebbero un luogo molto bello se non fosse infestato dal turismo. Oltre ad alberghi e ristoranti quasi ad ogni passo, stanno cementando la strada che passa sotto gli speroni, e a destra e a sinistra venditori di tappeti e di ogni chincaglieria possibile. Di comune accordo, visto anche l'affollamento, decidiamo che non vale la pena soffermarsi su questo posto, che un tempo doveva essere mozzafiato.

Ci avviamo così verso le gole del Dades dove pernotteremo. Un altro posto incredibile, roba da Arizona o Colorado. Ci arriviamo una sera e appena entrati in albergo ci sarà un bel temporale. Davvero questo viaggio non ci sta risparmiando niente. Per il resto sono molto stanco, e comincio a sentire la malinconia per la fine del viaggio che si avvicina. Sarò tra i primi ad andare a dormire, e stavolta farò tutta una tirata fino all'orario di appuntamento, le 7.30 della mattina successiva. E' forse la prima ed unica notte che dormo per intero. (continua)

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